Il Padrino

100esimo compleanno di Marlon Brando

85esimo compleanno di Francis Ford Coppola

50° anniversario de “Il Padrino Parte II”.

L'adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di Mario Puzo "Il Padrino" non è solo considerato un capolavoro e cofondatore dell'era della New Hollywood, ma è ancora considerato uno dei migliori film di tutti i tempi - proprio come i due sequel anni dopo.

Oltre alle eccezionali performance recitative, alla suggestiva musica da film di Nino Rota e all'impressionante lavoro di macchina da presa di Gordon Willis, il film fu rivoluzionario per l'epoca anche in termini di contenuti.

Mentre il film di gangster era stato il genere più importante e tipicamente americano insieme al western fin dall'inizio della storia del cinema, fino ad allora erano soprattutto americani o immigrati da altri paesi (soprattutto irlandesi) a interpretare i gangster. Con “Il Padrino” gli italoamericani sono per la prima volta al centro dell'attenzione. E a differenza di classici come "Nemico pubblico", "I ruggenti anni venti" o "Il piccolo Cesare", qui il gangster non riceve la giusta punizione alla fine, ma la famiglia Corleone conclude addirittura il film da vincitrice con molti omicidi e persino più potenza.

Questa rottura di tutte le regole morali e convenzionali precedentemente applicabili nel film dovrebbe anche ispirarci a rompere la tradizione della cucina italiana con una fusione asiatica.

E anche se nel "Il Padrino" l'amore degli italiani per il cibo gioca un ruolo altrettanto importante che nella vita reale, la cucina degli italoamericani ha in gran parte poco in comune con quella degli italiani originali (le famose "polpette" sono ad esempio un'invenzione relativamente nuova degli italo-americani).

In questo senso:

“Ti preparerò un menu che non potrai rifiutare”